mercoledì 29 ottobre 2008

Commento a "I problemi dell'Università visti da dentro"

Il Presidente del Consiglio si comporta con lo stato italiano come si comporterebbe riguardo la gestione di una delle sue aziende.
Se una azienda ha gravi problemi finanziari, un imprenditore ha due scelte: ridurre i costi o aumentare la produttività e gli utili.
La prima soluzione è la più semplice, la più egoista e la più facile da attuare servendosi del "potere contrattuale", termine che indica la facoltà di influenzare le scelte di gestione. Ed è tipica di una classe dirigente priva di effettive capacità manageriali, quelle che nel breve, nel medio e nel lungo periodo danno risultati positivi. Ciò comporta una analisi oggettiva della situazione, in cui coraggio, determinazione, effettiva voglia di fare e sensibilità ai problemi degli interessati costituiscono parte integrante.
Invece di aumentare la produttività in termini di cultura, formazione e know-how, si sceglie la tattica del taglio alle spese.
La maggioranza non è nè intelligente nè competente, mentre l'opposizione è ancora ancorata a concezioni belle sulla carta ma inutili nella pratica.
Da qui si evince che l'ago della bilancia è costituito dal comportamento delle parti in causa, di chi rischia davvero di non percepire più reddito; ma fino a che queste parti si lasceranno ancora condizionare dalle regole concepite e imposte dalla classe politica, ogni opposizione sarà perfettamente inutile.
Sono un laureato in lingue straniere, e non ho neanche accarezzato l'idea di poter essere, un giorno, un docente. Ma la rassegnazione è peccato. Per quanto possa essere ignorata, bisogna far udire la propria voce. Da soli o in compagnia. Una voce che ribadisce la sfiducia del popolo italiano di serie B nei confronti della propria classe politica. Amen.


Questo post è visibile nei commenti all'omonimo articolo pubblicato su 2+2=5 e sul blog di Alessandro Tauro.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ti ringrazio del bellissimo commento al post di Travaglio alla vigilanza Rai.
Io penso davvero che per far fronte a questo governo dai conigli nei cappelli non basta la buona politica:ci vuole programmazione e tatticismo.
Chissà se la vedremo mai.
Saluti

Anonimo ha detto...

ciao paolo..il tuo blog mi sembra interessante: per il momento l'ho taggato tra i miei preferiti e ne approfondirò i contenuti e prossimamente farò un commento più intelligente di questo....cmq sei una voce che può urlare verso quei molti che hanno le orecchie tappate...grande! - ps. sono michela, la sorella di leonardo di san marco...saluti da milano!