mercoledì 28 ottobre 2009
Deconstruction-reconstruction
Bah.
Era quasi un anno che non postavo nulla su questo blog.
In effetti ci ho pensato a lungo, e alla fine ho deciso di evitare l'argomento "politica", per lo meno nel senso in cui si intende il patetico avanspettacolo dato dai nostri rappresentanti in giacca e cravatta, iperstipendiati e pronti a ogni compromesso.
Pertanto saluto e chiedo scusa per la mia assenza a tutti gli altri blogger e militanti (di OGNI parte) che forse avevano creduto di trovare in me un alleato, o qualcosa del genere.
Ma io non ce la faccio a commentare periodicamente in modi diversi sempre le stesse cose. Per fortuna c'è chi è bravo a farlo con convinzione ed onestà, ma io no.
La mia visione "politica" va oltre il presidente del consiglio o l'europarlamento, oltre le opposizioni non conformi o il sano e irriducibile senso di giustizia sociale.
Inoltre, non avrei avuto la stessa pazienza, dedizione e costanza degli altri blogger (che però terrò sempre fra i contatti, in tributo).
Pertanto, (tranne nel caso in cui l'avvenimento sia qualcosa di effettivamente "degno" di essere commentato, come le mazzate di un anno fa a Piazza Navona) quando posterò qualcosa, sarà qualcosa di diverso, molto diverso dai miei "inutili" vaneggiamenti politici. Comprensibili solo a poche, pochissime persone..
Qualcosa che, in effetti, spero possa essere di valido aiuto a chi legge, come sta facendo il blogger AiViA, da me "conosciuto" sul Forum Italiano sulle Arti Marziali.
Non so ancora di cosa potrò parlare, in futuro, qui su Visions Of Dystopia, ma so che il merito del fatto che io abbia postato queste parole adesso lo devo a lui.
A presto.
domenica 21 dicembre 2008
Non si finisce mai di imparare.
Piccola premessa: purtroppo sono laureato in Lingue e Letterature Inglese e Russa con votazione 104/110.
Ieri sera tardi, invece di stare con gli amici ho avuto l'incoscienza di guardare la parte finale del "discorso" del Presidente del Consiglio (in russo: soviétskij presidiént oppure presidiént soviéta, almeno credo..) in TV mentre mangiavo.
Quando il più grande imprenditore italiano ha parlato di scuola, doposcuola e grembiulini, vabbè...ma quando ha aggiunto che non si riesce a trovare degli insegnanti di inglese, un boccone mi è andato di traverso, e il mio fratellino mi ha salvato in extremis cambiando canale e porgendomi un bicchiere d'acqua.
Ho imparato la lezione. La prossima volta ascolterò i suoi discorsi solo lontano dai pasti.
PS non sto scherzando.
PPS In queste settimane ho finalmente concluso il mio racconto(?????), intitolato "Operazione Cassonetto Digitale". Ora sto facendo l'editing, insieme alle prime prove di stampa. Penso che per natale chi mi conosce se lo potrà stampare per conto proprio o spendendo quasi 5 euri in copisteria. Le prime recensioni sono altamente critiche ma positive. Almeno spero di non aver sprecato i ritagli di tempo da Luglio a questa parte.
venerdì 14 novembre 2008
No, questa volta non si scappa.....
Al Parlamento è in discussione una legge che potrebbe realmente ammazzare i blog, impedendogli di esercitare il leggittimo diritto di libertà d’espressione.
Infatti è ritornato il famigerato disegno di legge Levi-Prodi che prevedeva per i blogger di registrarsi al Registro degli Operatori di Comunicazione (ROC).
Ecco gli articoli incriminati (da Punto Informatico ):
“Art. 8.
(Attività editoriale sulla rete internet).
1. L’iscrizione nel Registro degli operatori di comunicazione dei soggetti che svolgono attività editoriale sulla rete internet rileva anche ai fini dell’applicazione delle norme sulla responsabilità connessa ai reati a mezzo stampa.
3. Sono esclusi dall’obbligo dell’iscrizione nel Registro degli operatori di comunicazione i soggetti che accedono alla rete internet o che operano sulla stessa in forme o con prodotti, quali i siti personali o a uso collettivo, che non costituiscono il frutto di un’organizzazione imprenditoriale del lavoro.”
E’ proprio questo il punto controverso, perchè è sufficiente che un blog contenga banner pubblicitari, ad esempio di Google Ads per essere assimibilabili ad “attività di impresa” dovendo quindi registrarsi a questi famigerato Registo Operatori della Comunicazione per non incorrere nei reati di stampa clandestina.
Possiamo far passare sotto silenzio tutto questo?
Certo che no.
Abbiamo deciso di unire le forze tra questo blog, il gruppo che si era costituito su Facebook ed il “gruppone” (che ha superato quota 12.000 iscritti) che coordinerà tutta la campagna.
Probabilmente la data della iniziativa di mobilitazione in piazza sarà il 29 novembre, a Roma e dovunque sarà possibile. Presto altri dettagli.
Per chi volesse partecipare c’è un Gruppo su Facebook o lasci un commento qui sotto.
Per contatti: info@bobi2001.it
ammazza blog censura rete blog ammazzablog
permalink | inviato da campidoglio pulito il 14/11/2008 alle 10:3 | commenti (0) |
martedì 11 novembre 2008
Un piccolo passo avanti per un uomo(?), un grande passo indietro per l'umanità.
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IL CONTROLLO TOTALE.
Contributo inviato da Moon81 il 10 Novembre 2008
Daniele,con questo suo articolo ,ci dimostra ancora una volta a che livello sia la liberta di stampa un questo paese,sia da destra che da sinistra,sia chiaro.
Quest’esempio di censura ci fa capire a cosa si vuole arrivare! Le cose scomode non le vuole pubblicare nessuno,e chi le pubblica o ne parla viene attaccato o cacciato,come ora si sta cercando di fare di nuovo con Santoro,screditando e criticando la sua trasmissione, questa volta però prendendo una strada diversa dal troppo celebre ”Editto Bulgaro”.
In parlamento si sta ripresentando la stessa legge che un anno fa il governo Prodi cercò di varare, e che per fortuna fu subito ritirata.
In poche parole la legge prevedeva per tutti i blog l'obbligo di registrarsi al Registro degli Operatori di Comunicazione e la conseguente estensione sulle loro teste dei reati a mezzo stampa.
E quindi,di conseguenza ,esercitare un potere di “controllo” verso i blogger,spaventandoli
a suon di denunce o richieste di risarcimento,creando così un meccanismo di auto-censura!
Sarebbe un'altro passo verso la censura legalizzata dell'informazione!
Ringrazio Pennywise per questa importantissima news e se volete, al suo link c’è l’articolo
completo riguardo il DDL Anti-Blog .
Fate girare !
Risvegliati Italia!
E Buona Lettura!
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In un certo senso, questo documento è la diretta continuazione di alcuni post che ho già pubblicato. Qualche mio amico e "collega" lo conosce già. Ed ognuno concorda sul fatto che le conclusioni a cui pervengo si dimostrano da sole, davanti ai nostri occhi. A tal proposito, il solito G. Orwell diceva che "ci vuole un grande sforzo per guardare la punta del tuo naso". Eppure è là, a pochi centimetri dalle tue pupille. Ma per vederlo bene hai bisogno di guardarti in una specchio. Ed è a quel punto che possono nascere dei problemi...
Questo documento sarà compreso da pochi, o forse da nessuno. Io ci provo. Perchè "non potrai mai vincere il tuo nemico, fin quando lo lasci vivere segretamente dentro di te".
venerdì 7 novembre 2008
La versione dei fatti di p.zza Navona (Blocco Studentesco dixit)
Come al solito, per avere il massimo dell'obbiettività possibile, invito chiunque a ulteriori ricerche tra più fonti possibile, provenienti da qualsiasi parte.
Ad ogni modo, tra la passeggiata alla sede di RaiTre e i nuovi filmati messi in rete, io un'idea di come sono andate le cose me la sono fatta, ma preferisco tenerla ancora per me......
Buona lettura.
Ciao, sono Davide Di Stefano, uno dei responsabili del Blocco, sono il fratello di Simone e abito e milito a Casapound da quando l’abbiamo occupata.
A) D: Sembra che la storia del cerotto e della strana confidenza con gli agenti non convincano molto. In effetti, Alberto non sembra ferito gravemente alla testa, e neanche trattato come gli altri. Come si spiegherebbe meglio questo particolare? Sapete, in \"Per un pugno di dollari\", Lee van Cliff ferisce di striscio Clint Eastwood col preciso scopo di rendere più credibile il suo piano...
R: Alberto ha tutt’ora il cerotto, gli sono stati messi dei punti. Aveva una ferita ad una gamba e non poteva sedersi, inoltre c’era un altro ragazzo in piedi. Lui è un tipo particolare, sembra sempre che stia con la testa da un’altra parte. E’ il mio migliore amico, sta a Casapound da tre anni, compare in numerosi altri video, uno anche su Lucignolo. Se fosse un infiltrato, avrebbe cominciato la sua carriera a 18 anni. La cosa migliore comunque è conoscerlo di persona, se ne avrai tempo te lo consiglio. Inoltre sulla facilità di avere infiltrati, anche storicamente ce ne sono stati più nella sinistra, nella destra più la figura del confidente. Noi siamo una comunità, loro una rete, è più facile infiltrare lì.
D: E di quali media parla Alberto quando dice \"gogna mediatica\"? Solo quello che dice nelle interviste, o altro?
R:Per quanto ne so io, Corriere.it, Repubblica.it(inizialmente) e il blog di Beppe Grillo(il più visto in Italia). Al braccio destro di Beppe Grillo abbiamo telefonato e non gliene è fregato nulla, inoltre abbiamo pubblicamente chiesto di pubblicare anche il nostro video e quello di Repubblica tv, ovviamente non l’ha fatto, anzi ha rilanciato. Mi sembra anche Santoro ne parli.
D: Secondo voi, c\'erano infiltrati, ovvero facce sospette, gente apparentemente fuori luogo, agitatori sconosciuti, in qualunque punto della piazza?
R: Uno di noi ha visto uno molto sospetto dall’altra parte, poi ritrovato in questura.
D: Come mai eravate armati, per di più con mazze tricolori?? Si era detto più o meno “Niente Armi”, come nei vecchi film. Devo dedurre che siete stati più furbi della polizia, o è stata la polizia ad essere incompetente?
R: Siamo andati con armi perché ci aspettavamo che l’antifascismo militante in tutte le sue forme, il giorno dell’approvazione del decreto e il giorno prima dello sciopero nazionale, non avrebbe permesso la nostra presenza. Il loro gesto disperato e plateale di arrivare in 400 di giorno in piazza Navona lo testimonia. Le abbiamo nascoste all’interno del furgoncino. La polizia non è stata incompetente, semplicemente ha ricevuto l’ordine di far passare i 400 per far si che noi fossimo cacciati dal movimento, far diventare il movimento “di sinistra”(basta vedere le immagini del giorno dopo) e così che poi il governo potesse attaccarlo e limitarlo al solito “rito” della sinistra.
D: Delle testimonianze indicano come il vostro assalto sarebbe stato condotto in maniera “professionale”. Conoscete le tecniche di assalto all’arma bianca? E i principi base della disposizione di uomini e drappelli? Tutto questo rispecchierebbe una organizzazione gerarchica del vostro organigramma, e se non sbaglio l’associazione di tipo paramilitare è reato. Qual è la vostra versione?
R: Siamo una comunità basata su principi di gerarchia naturale. Non un gruppo paramilitare, ma un gruppo di ragazzi coraggiosi. Militarmente abbiamo fatto molti errori, basta vedere il filmato. Chi aveva un’organizzazione militare erano loro, dove Rifondazione con il suo servizio d’ordine ha organizzato la “schermaglia di piazza”. Leggiti le dichiarazioni del loro arrestato, Yassir Goretz, 34 anni e capo del servizio d’ordine, in cui rivendica l’azione spiegando come “sono stati sbaragliati i fascisti”.
D: Riguardo alle fotografie, la foto che vi ritrae in formazione con le mazze impugnate è praticamente la stessa che c’è nella pagina dei contatti di CasaPound. È il vostro “segno di riconoscimento” (come l’Haka degli All Blacks Neozelandesi)? Non sono contrario a queste affermazioni di identità, che sia chiaro (vorrei farvi vedere me a un concerto thrash metal) ma vi faccio notare che smorzerebbe l’ipotesi del vostro atteggiamento aggressivo (per le anime belle, purtroppo, ogni parvenza di marzialità è violenza da condannare).
R:La formazione che assumiamo è la stessa che si vede nelle immagini di google si digiti “autonomia operaia”. Fai un po’ te se sono un segno di riconoscimento. La marzialità non era per i media, ma per i 400 davanti a noi che volevano ammazzarci. Serve a intimorire, infatti ha funzionato, nessuno di loro ha avuto le palle di avvicinarsi per primo sulla nostra prima fila.
D: Tuttavia rimane il fatto che almeno un vostro esponente è stato fotografato mentre picchiava un ragazzino. Riconoscete come appartenenti al vostro movimento (Blocco Studentesco) tutti i militanti schierati in piazza Navona? E che mi dite del pestaggio in stile tanti-contro-uno? Scusatemi, ma non è una cosa da guerrieri leali…..in qualunque caso.
R: A fermare il nostro camioncino c’era gente di 37 anni, e 50 enni dei Cobas. Ci siamo menati e le hanno prese. 400 contro 30 finisce pari, 30 contro 30 prendono la sveglia. Quello per terra vittima del “pestaggio” è quello di 37 anni. La cosa è partita alla pari, loro avevano un cordone di 30 persone che dal filmato che sto per realizzare, appena terminate queste risposte, si vede come siano grandi d’età, come insultino e come si bardino per attaccare.
D:"I nostri nemici, non sono qui. Sono in quel cazzo di palazzo". Vi rendete conto di ciò che ha detto il vostro militante sul furgone? Come bisogna intendere queste parole?
R: Sono io quello che le ha dette. Certo che so come intenderle, non parlo a vanvera. Noi volevamo e vogliamo l’unità di tutti gli studenti per difendere il nostro futuro. Noi sfilavamo con i ragazzi con le stelle rosse in quei giorni, senza nessun problema. Il problema lo hanno fatto le organizzazioni di sinistra, ovvero collettivi universitari, UdS, centri sociali, Cobas e rifondazione, col beneplacito di Di Pietro e Pd che dovevano agitare la piazza contro Berlusca. Noi andavamo contro la Gelmini, la 133, ma fischiavamo i senatori come Vita e la Finocchiaro che venivano a strumentalizzare. Quelli dei collettivi dicevano agli studenti “non li fischiate, sono di sinistra”.
E, tanto perché sono incuriosito:
D: Ezra Pound nell'italia fascista come Maksim Gorkij nell'U.R.S.S. Quanto vi sembra corretta questa similitudine?
R: Forse sono un ignorante, ma non conosco Maksim Gorkij.
D: Rischio anch’io un pestaggio per avervi inviato questa mail?
R: Certo, noi picchiamo gli studenti di 13 anni, facciamo colazione spalmando la marmellata con coltelli a scatto, e a tempo perso picchiamo i negri(un nostro militante è Italo africano e un altro è indiano) . Figuriamoci se ci facciamo problemi a cercarti per bastonarti in 40 contro uno.
Bene, mi sembra di avervi chiesto tutto. Rispondete pure con calma.
Comunque vi invito a visitare il mio blog.
Grazie a tutti voi per l’attenzione che spero mi dedichiate.
Grazie a te, continua a ricercare la verità. Poi se vuoi passare al nostro pub ti offro una birra!
mercoledì 5 novembre 2008
Aggiornamenti
A prestissimo per ulteriori sviluppi.
"Il male prende il sopravvento solo quando i buoni non fanno nulla."
Proverbio russo.
domenica 2 novembre 2008
Noi odiamo chiunque.
Beccatevi il video all'angolo, mentre preparo una bella email a chi sapete bene......
A presto.
Leftist Nazis.
Point their fingers.
Rumours linger.
We don't care what you think.
Branded sexist.
Labelled racist.
Want it clearer?
Check the mirror.
We don't care what you think.
Lies and slander in vain try to shame us.
Riots, protests, violence just makes us famous.
TV interviews, free publicity.
Increase record sales dramatically
The left they say I'm a facist.
The right calling me a communist.
Hate hate hate hatred for all - one and all.
No matter what you believe.
Don't believe in you - and that's true.
Some would say that we're biased.
Accusations that we are racist.
Well, shit comes in all hues.
Now this means you.
Cause things ain't always like they seem.
Like they seem.
We hate everyone.
We don't care what you think.