venerdì 7 novembre 2008

La versione dei fatti di p.zza Navona (Blocco Studentesco dixit)

Non avendone ricevuto altre, pubblico adesso le risposte alle domande che posi alla direzione di Blocco Studentesco qualche giorno dopo il casino in piazza Navona.
Come al solito, per avere il massimo dell'obbiettività possibile, invito chiunque a ulteriori ricerche tra più fonti possibile, provenienti da qualsiasi parte.
Ad ogni modo, tra la passeggiata alla sede di RaiTre e i nuovi filmati messi in rete, io un'idea di come sono andate le cose me la sono fatta, ma preferisco tenerla ancora per me......
Buona lettura.


Ciao, sono Davide Di Stefano, uno dei responsabili del Blocco, sono il fratello di Simone e abito e milito a Casapound da quando l’abbiamo occupata.

A) D: Sembra che la storia del cerotto e della strana confidenza con gli agenti non convincano molto. In effetti, Alberto non sembra ferito gravemente alla testa, e neanche trattato come gli altri. Come si spiegherebbe meglio questo particolare? Sapete, in \"Per un pugno di dollari\", Lee van Cliff ferisce di striscio Clint Eastwood col preciso scopo di rendere più credibile il suo piano...

R: Alberto ha tutt’ora il cerotto, gli sono stati messi dei punti. Aveva una ferita ad una gamba e non poteva sedersi, inoltre c’era un altro ragazzo in piedi. Lui è un tipo particolare, sembra sempre che stia con la testa da un’altra parte. E’ il mio migliore amico, sta a Casapound da tre anni, compare in numerosi altri video, uno anche su Lucignolo. Se fosse un infiltrato, avrebbe cominciato la sua carriera a 18 anni. La cosa migliore comunque è conoscerlo di persona, se ne avrai tempo te lo consiglio. Inoltre sulla facilità di avere infiltrati, anche storicamente ce ne sono stati più nella sinistra, nella destra più la figura del confidente. Noi siamo una comunità, loro una rete, è più facile infiltrare lì.

D: E di quali media parla Alberto quando dice \"gogna mediatica\"? Solo quello che dice nelle interviste, o altro?

R:Per quanto ne so io, Corriere.it, Repubblica.it(inizialmente) e il blog di Beppe Grillo(il più visto in Italia). Al braccio destro di Beppe Grillo abbiamo telefonato e non gliene è fregato nulla, inoltre abbiamo pubblicamente chiesto di pubblicare anche il nostro video e quello di Repubblica tv, ovviamente non l’ha fatto, anzi ha rilanciato. Mi sembra anche Santoro ne parli.

D: Secondo voi, c\'erano infiltrati, ovvero facce sospette, gente apparentemente fuori luogo, agitatori sconosciuti, in qualunque punto della piazza?

R: Uno di noi ha visto uno molto sospetto dall’altra parte, poi ritrovato in questura.

D: Come mai eravate armati, per di più con mazze tricolori?? Si era detto più o meno “Niente Armi”, come nei vecchi film. Devo dedurre che siete stati più furbi della polizia, o è stata la polizia ad essere incompetente?

R: Siamo andati con armi perché ci aspettavamo che l’antifascismo militante in tutte le sue forme, il giorno dell’approvazione del decreto e il giorno prima dello sciopero nazionale, non avrebbe permesso la nostra presenza. Il loro gesto disperato e plateale di arrivare in 400 di giorno in piazza Navona lo testimonia. Le abbiamo nascoste all’interno del furgoncino. La polizia non è stata incompetente, semplicemente ha ricevuto l’ordine di far passare i 400 per far si che noi fossimo cacciati dal movimento, far diventare il movimento “di sinistra”(basta vedere le immagini del giorno dopo) e così che poi il governo potesse attaccarlo e limitarlo al solito “rito” della sinistra.

D: Delle testimonianze indicano come il vostro assalto sarebbe stato condotto in maniera “professionale”. Conoscete le tecniche di assalto all’arma bianca? E i principi base della disposizione di uomini e drappelli? Tutto questo rispecchierebbe una organizzazione gerarchica del vostro organigramma, e se non sbaglio l’associazione di tipo paramilitare è reato. Qual è la vostra versione?

R: Siamo una comunità basata su principi di gerarchia naturale. Non un gruppo paramilitare, ma un gruppo di ragazzi coraggiosi. Militarmente abbiamo fatto molti errori, basta vedere il filmato. Chi aveva un’organizzazione militare erano loro, dove Rifondazione con il suo servizio d’ordine ha organizzato la “schermaglia di piazza”. Leggiti le dichiarazioni del loro arrestato, Yassir Goretz, 34 anni e capo del servizio d’ordine, in cui rivendica l’azione spiegando come “sono stati sbaragliati i fascisti”.

D: Riguardo alle fotografie, la foto che vi ritrae in formazione con le mazze impugnate è praticamente la stessa che c’è nella pagina dei contatti di CasaPound. È il vostro “segno di riconoscimento” (come l’Haka degli All Blacks Neozelandesi)? Non sono contrario a queste affermazioni di identità, che sia chiaro (vorrei farvi vedere me a un concerto thrash metal) ma vi faccio notare che smorzerebbe l’ipotesi del vostro atteggiamento aggressivo (per le anime belle, purtroppo, ogni parvenza di marzialità è violenza da condannare).

R:La formazione che assumiamo è la stessa che si vede nelle immagini di google si digiti “autonomia operaia”. Fai un po’ te se sono un segno di riconoscimento. La marzialità non era per i media, ma per i 400 davanti a noi che volevano ammazzarci. Serve a intimorire, infatti ha funzionato, nessuno di loro ha avuto le palle di avvicinarsi per primo sulla nostra prima fila.

D: Tuttavia rimane il fatto che almeno un vostro esponente è stato fotografato mentre picchiava un ragazzino. Riconoscete come appartenenti al vostro movimento (Blocco Studentesco) tutti i militanti schierati in piazza Navona? E che mi dite del pestaggio in stile tanti-contro-uno? Scusatemi, ma non è una cosa da guerrieri leali…..in qualunque caso.

R: A fermare il nostro camioncino c’era gente di 37 anni, e 50 enni dei Cobas. Ci siamo menati e le hanno prese. 400 contro 30 finisce pari, 30 contro 30 prendono la sveglia. Quello per terra vittima del “pestaggio” è quello di 37 anni. La cosa è partita alla pari, loro avevano un cordone di 30 persone che dal filmato che sto per realizzare, appena terminate queste risposte, si vede come siano grandi d’età, come insultino e come si bardino per attaccare.

D:"I nostri nemici, non sono qui. Sono in quel cazzo di palazzo". Vi rendete conto di ciò che ha detto il vostro militante sul furgone? Come bisogna intendere queste parole?

R: Sono io quello che le ha dette. Certo che so come intenderle, non parlo a vanvera. Noi volevamo e vogliamo l’unità di tutti gli studenti per difendere il nostro futuro. Noi sfilavamo con i ragazzi con le stelle rosse in quei giorni, senza nessun problema. Il problema lo hanno fatto le organizzazioni di sinistra, ovvero collettivi universitari, UdS, centri sociali, Cobas e rifondazione, col beneplacito di Di Pietro e Pd che dovevano agitare la piazza contro Berlusca. Noi andavamo contro la Gelmini, la 133, ma fischiavamo i senatori come Vita e la Finocchiaro che venivano a strumentalizzare. Quelli dei collettivi dicevano agli studenti “non li fischiate, sono di sinistra”.


E, tanto perché sono incuriosito:
D: Ezra Pound nell'italia fascista come Maksim Gorkij nell'U.R.S.S. Quanto vi sembra corretta questa similitudine?

R: Forse sono un ignorante, ma non conosco Maksim Gorkij.

D: Rischio anch’io un pestaggio per avervi inviato questa mail?

R: Certo, noi picchiamo gli studenti di 13 anni, facciamo colazione spalmando la marmellata con coltelli a scatto, e a tempo perso picchiamo i negri(un nostro militante è Italo africano e un altro è indiano) . Figuriamoci se ci facciamo problemi a cercarti per bastonarti in 40 contro uno.

Bene, mi sembra di avervi chiesto tutto. Rispondete pure con calma.
Comunque vi invito a visitare il mio blog.
Grazie a tutti voi per l’attenzione che spero mi dedichiate.

Grazie a te, continua a ricercare la verità. Poi se vuoi passare al nostro pub ti offro una birra!

1 commento:

Anonimo ha detto...

nemmeno una parola sui fatti di 1 ora prima la 'battaglia'.

La mia opinione resta immutata, ciò che dice il ragazzo di casapound non chiarisce affatto un bel nulla.
Poi contano i video non le chiacchiere, guarda quello su www.militant-blog.org in cui hanno identificato i picchiatori di casapound. Quelli che hanno picchiato tutti quelli che passavano loro davanti.Compreso un ragazzino di 15 anni sotto gli occhi dell'insegnante. E solo dopo un'ora sono stati cacciati dal gruppo dei centri sociali.
In quest'ora perchè non è intervenuta la polizia? Perchè hanno aspettato la rissa?
Inoltre, volevo evidenziare che la procura ha richiesto ulteriori accertamenti alla digos dopo la prima informativa (quella che ha cavalcato il governo).
Non giustifico le violenze di nessun tipo: ma in questo fattaccio le responsabilità non sono le stesse. Ma ciò sarà chiarito dalla magistratura.
saluti