sabato 20 settembre 2008

Benessere materiale, malessere spirituale.

Se credete che il computer, il cellulare, l'idromassaggio, l'aereo o gli OGM facciano parte di quel bagalio di meraviglie che ognuno di noi può vantarsi di "avere" nella nostra epoca (sempre se sia cittadino del cosiddetto "primo mondo"), vi sbagliate di grosso. Già nel 1932, simili cose erano già state concepite. Non è stato inventato più nulla di nuovo. Si può dire che il mondo contemporaneo è lo stesso di 70-80 anni fa. Si può obiettare a questa mia affermazione solo se si è una persona che non si interroga sull'origine delle cose che vede ogni giorno, a cui non interessa la provenienza del cibo che mangia, a cui non importa sapere cosa succede al di là della propria esistenza, perchè simili interrogativi ruberebbero tempo al godimento delle "conquiste del benessere moderno". Perchè mai preferire un film storico ad uno con la coppia Boldi-De sica e la bellona di turno? C'è il rischio di annoiarsi e si farebbe brutta figura con gli amici, risultando eccentrico, strano o addirittura asociale. Chiedo scusa per il velato attacco alla decadenza intellettuale della cultura di massa italiana.
Buona lettura.


L’eccentrico umanista inglese

Aldous Leonard Huxley (1894 - 1963) nacque a Godalming, nella contea del Surrey, in Inghilterra. Era il figlio dello scrittore Leonard Huxley e della sua prima moglie, Julia Arnold, figlia di Matthew Arnold, nonché nipote del noto biologo Thomas Henry Huxley, grande sostenitore delle teorie Darwiniste. Nel 1911 si iscrisse alla scuola pubblica di Eton ma, appena iniziati gli studi, contrasse una malattia, la keratitis punctata, che gli danneggiò gravemente la vista. La cecità parziale lo rese inabile all'arruolamento per la Prima Guerra Mondiale.
Quando la sua vista si fu parzialmente ristabilita, frequentò letteratura inglese al Balliol College, presso l'università di Oxford, laureandosi nel 1915(1). Durante la prima guerra mondiale, frequentò spesso il sofisticato ambiente di Garsington Manor, casa di Lady Ottoline Morrell, dove conobbe e sposò Maria Nys. In questo periodo fu anche insegnante di George Orwell, ad Eton. Successivamente, in Crome Yellow (Giallo Cromo, 1921) satireggiò sullo stile di vita al quale assistette a Garsington, senza tuttavia inimicarsi i suoi ospiti, i Morrell. Nutrì sempre una forte passione per l'Italia, dove dimorò dal 1923 al 1930 (esclusi il 1925 e il 1926, trascorsi viaggiando per l'India). Dopo aver composto romanzi e racconti, nel 1932 appare Brave New World (2). La data in cui Huxley scrive il romanzo è significativa; il fascismo è affermato in Italia, il nazismo in Germania e il nuovo regime russo è ormai stabilizzato: sono nate le grandi dittature che lasceranno un segno indelebile sull’uomo moderno. L’affermazione di questi regimi dà adito a interrogativi e questioni di carattere politico, ma anche sociale, teorico e filosofico. Lo sviluppo tecnico ha infatti messo nelle mani dei dittatori strumenti di comunicazione potentissimi quali la
radio e i quotidiani, la cui diffusione consente di far sentire la voce del potere ovunque. Il progresso tecnologico avanza con una velocità che sembrava inimmaginabile fino a poco tempo prima, la catena di montaggio fa il suo ingresso sulla scena industriale, l’alfabetizzazione aumenta notevolmente, eppure Huxley non riesce ad essere ottimista. In Brave New World Revisited (1958) Huxley, che riprende i temi de Il mondo nuovo alla luce delle scoperte scientifiche e degli
avvenimenti politici mondiali succedutisi nell'arco di tempo che separa le due opere, ci dice con stupore e sgomento che quando scriveva, nei primi anni ‘30, il problema principale era quello del disordine, e le dittature furono, in parte, la risposta a una “volontà d’ordine”. A 27 anni di distanza il problema principale era diventato quello dell’ordine eccessivo e dell’organizzazione totale. Tra il 1934 e il 1937 Huxley compie una serie di viaggi in Centroamerica e negli Stati Uniti. A New York, nel 1937, entra in contatto con l'équipe medica dei dottori Bates e Corbett, che riescono a curare la sua malattia alla cornea. Ottenuto in breve tempo un miglioramento notevole, pubblica The Art of Seeing, a titolo di gratitudine per i due pionieri della scienza medica. Il saggio, datato 1943, è il tentativo dell'autore di mettere in correlazione i metodi di educazione visiva con le più recenti dottrine della psicologia e della filosofia critica. Nel marzo del 1942 si trasferì a Llano, in California(3). Nel 1938 aveva conosciuto J. Krishnamurti, di cui ammirava molto gli insegnamenti. Divenne un indù seguace del Guru Swami Prabhavananda, iniziò a praticare meditazione e dieta vegetariana.
A partire dagli anni '50 lo scrittore abbandona progressivamente la narrativa per dedicarsi sempre più intensamente alla speculazione filosofica. Questa ricerca lo porta ad approfondire gli studi esoterici (intrapresi più di vent’anni prima in occasione dei viaggi in India) e a sperimentare su sé stesso gli effetti di sostanze come la mescalina e l'acido lisergico, che per primo denominò
“psichedeliche” e che gli rivelarono nuove capacità e nuovi orizzonti della psiche umana, a cui fu introdotto dallo psichiatra Humphrey Osmond nel 1953. Venne duramente criticato per questo aspetto della sua ricerca, considerata deviante e pericolosa, sebbene a riguardo non si possa far altro che prendere atto che si trattò di un aspetto della sua personale ricerca della verità. In
particolare, lo scrittore tenta di far convergere in un'unica forma di esperienza la conoscenza scientifica e quella mistica ma, come scrive in Literature and Science, “più la scienza amplia i suoi confini e maggior comprensione ci dà dei meccanismi dell'esistenza, più chiaramente spicca il mistero stesso dell'esistenza”.
L'esperienza di Huxley con le sostanze psichedeliche è descritta nei saggi The Doors of Perception (Le porte della percezione, 1954), titolo preso da alcuni versi di William Blake, e Heaven and Hell (Paradiso e Inferno, 1956). Il titolo del primo dei due saggi fu d'ispirazione per il nome del gruppo rock The Doors. Alcuni dei suoi scritti sulle sostanze psichedeliche divennero letture popolari tra i primi hippies. Sua moglie Maria morì di cancro al seno nel 1955;
nel 1956 Huxley si risposò con la torinese Laura Archera. Nel 1960 fu diagnosticato a Huxley un cancro alla laringe e la vista riprese a peggiorare. Negli anni che seguirono scrisse il romanzo Island (L'isola, 1962) (4) e diede lezioni sulle “potenzialità umane” allo Easlen Institute. Queste idee furono le fondamenta su cui si costituì lo Human Potential Movement. Nel 1959 la American
Academy of Arts and Letters premiò Huxley con l’Award of Merit for the Novel, che era stato vinto, prima di lui, da Thomas Mann, Ernest Hemingway e Theodore Dreiser. Scrisse, inoltre, uno dei primi trattati di ecologia a cui ancora adesso si ispirano i gruppi verdi americani. Nel 1960 gli viene diagnosticato un cancro alla lingua e la vista riprende a peggiorare.
Il 12 maggio del 1961 un incendio distrusse tutti i suoi libri e le sue carte. La perdita fu una prova durissima. Sul letto di morte, incapace di parlare, chiese alla moglie, per scritto, di ricevere un'iniezione endovenosa di 100 microgrammi di LSD. Lei lo accontentò e Huxley muore la mattina seguente, il 22 novembre 1963, lo stesso giorno in cui John F. Kennedy viene assassinato a Dallas. In un discorso tenuto nel 1961 alla California Medical School di San Francisco, Huxley profetizzò:

Ci sarà in una delle prossime generazioni un metodo farmacologico per far amare alle persone la loro condizione di servi e quindi produrre dittature, come dire, senza lacrime; una sorta di campo di concentramento indolore per intere società in cui le persone saranno private di fatto delle loro libertà, ma ne saranno piuttosto felici.


1 L’esperienza personale di Huxley lo portò ad isolarsi, non escluso dagli altri, dall'upper class in cui era nato. Già da bambino era considerato diverso, dal momento che dimostrava una prontezza, un’attenzione e un’intelligenza del tutto straordinarie. Questo suo senso di disagio nel far parte di quella che si considerava la “classe superiore” viene rispecchiata in ogni suo romanzo, da Antic Hay a Point Counter Point, fino ad arrivare a Brave New World in cui troviamo due personaggi importanti come Bernardo Marx e Helmholtz Watson, i cui problemi esistenziali nascono dalle differenze con gli altri membri della classe elitaria.

2 Nel 2000 il noto gruppo heavy metal inglese Iron Maiden pubblicò un album, intitolato Brave New World, il cui testo della title track è ispirato all’omonimo romanzo Huxleyano.

3 Fondamentale fu la sua permanenza negli Stati Uniti: alla fine degli anni ‘30 Huxley fece parte della leggendaria epoca d’oro della “Far Western Philosophy”, che vedeva tra i suoi elementi di spicco persone come Thomas Mann, Christopher Isherwood, Alan Watts, Swami Yogananda, Gerald Heard.

4 Quella di Island non é una realtà descritta strumentalmente per evidenziarne distorsioni e negatività, come Brave New World. È un vero e proprio esempio di come si possa vivere liberi, nella perfezione sociale e nel cammino verso quella spirituale. Huxley crede nella possibilità di “costruire” un mondo perfetto; il suo progetto non é slegato dalla realtà o palesemente impossibile.



Libertà o felicità?

La Londra nella quale è ambientato il romanzo è una delle città dello Stato Mondiale, un unico governo che controlla l’intero pianeta attraverso dieci Controllori Mondiali sparsi per il globo. L’intera popolazione mondiale (o quasi) è concepita artificialmente, condizionata durante lo sviluppo prenatale e infantile e chiamata a ricoprire il proprio ruolo, gerarchicamente inquadrato in un sistema di cinque caste: Alfa, Beta, Delta, Gamma ed Epsilon. Non esistono più malattie, guerre, carestie, il tenore di vita si è elevato ai massimi possibili, lo sviluppo tecnologico ed economico ha avuto una evoluzione vertiginosa, e non si è mai avuto, nella storia umana, un tale livello di consumo di beni. Nell’anno 632 dopo Ford, a tutti è permesso accedere ad ogni tipo di piacere. La grande azienda del World State lavora per i suoi abitanti, e loro per lei. Ma anche
nelle migliori aziende si possono commettere piccoli errori.
Bernard Marx, un’Alfa, ha una statura inferiore a quella prevista dai canoni estetici della sua casta, forse causata da una accidentale immissione di alcol nel suo flacone durante la gestazione artificiale. In Helmholtz Watson, invece è presente addirittura un eccesso delle migliori caratteristiche del suo gruppo. La deficienza dell’uno e l’eccedenza dell’altro, e il senso di lieve apprensione esistenziale che ne deriva, è il carattere che li accomuna e li rende entrambi degli outcasts, sebbene per motivi diversi: Bernard Marx invidia la prestanza fisica di Watson, mentre questi avverte, per via di una sovrabbondanza di intelletto, un vuoto nella vita che conduce.
Sebbene ci sia una totale libertà sessuale, Bernard non è ancora riuscito, in particolare, ad avere un rapporto diverso dalla norma con una ragazza Beta, Lenina Crowne. A tal fine le chiede di accompagnarlo in un viaggio nella Riserva.
È questa una vasta estensione di territorio selvatico (lasciata intatta per motivi turistici, essendo priva di altro interesse economico), corrispondente alla zona di confine tra Messico e USA che ospita, in società semi tribali i cosiddetti selvaggi, cioè coloro che hanno rifiutato o non hanno beneficiato della civiltà. Durante il viaggio, i due scoprono l’esistenza di una donna Beta, Linda, perdutasi nella riserva circa venticinque anni prima che, per via di un errore di contraccezione, ha partorito un figlio chiamato John. Il padre di John, direttore del Central London Hatchery And Conditioning Centre, è un superiore di Bernard e Lenina.
Il ragazzo è cresciuto nella riserva; il suo stato di figlio di una donna “civile” ne ha ostacolato l’integrazione col resto degli abitanti del villaggio, Malpais. E non ha mai visitato lo straordinario mondo che la madre(1) gli ha descritto da piccolo. John è il terzo outcast del romanzo.
Nella riserva John ha trovato un libro di opere di Shakespeare miracolosamente conservatosi, con il quale si è esercitato nella lettura, e dal quale ha maturato una personale filosofia, sospesa tra la romantica passione per la natura incontaminata e l’ammirazione per i prodigi dell’umanità che egli immagina sfogliando le pagine dell’antico testo. Bernard decide di riportare i due a Londra; la notizia del ritrovamento di John e Linda causa un’ondata di popolarità che investe un impreparato Bernard, improvvisamente ritrovatosi al centro dell’attenzione nell’ambiente “mondano” degli Alfa e dei Beta. Linda, invecchiata normalmente perché priva, nella riserva, degli alimenti e dei farmaci necessari, decide di trascorrere gli ultimi giorni in stato di euforia chimica, nel suo appartamento, tra i comfort dalla civiltà; John invece viene introdotto nella società da Bernard.
Il primo impatto con il Brave New World riempie di meraviglia John che, tuttavia, trattato come una curiosità esotica e considerato “il signor selvaggio”, inizia ad avvertire un nuovo senso di disagio. Attratto da Lenina, sente però il bisogno di corteggiarla, respingendo i prematuri approcci della ragazza. Presto in John lo stupore cederà il posto alla repulsione. Inorridito dalla disumanità emotiva davanti al decesso della madre (spogliato di ogni rispetto per un fine educativo, il Condizionamento alla Morte), dalla morale edonistica (l’uso del Soma, uno psicofarmaco distribuito dallo Stato) e dalle bizzarrie biologiche come il Processo Bokanovsky, John decide di tentare una rivolta. In una fabbrica, getta da una finestra delle dosi di Soma da distribuire a file di gemelli Delta impiegati nelle catene di montaggio, seguito da una piccola sommossa di quest’ultimi, domata in modo indolore dalle squadre di sicurezza, dalle quali John viene bloccato e portato al cospetto di Mustaphà Mond. Qui, con la presenza di Bernard e Helmoltz, John inizia il suo colloquio con il Governatore:

Mustapha Mond shook hands with all three of them; but it was to the Savage that he addressed himself. “So you don't much like civilization, Mr. Savage,” he said. The Savage looked at him. He had been prepared to lie, to bluster, to remain sullenly unresponsive; but, reassured by the good-humoured intelligence of the Controller's face, he decided to tell the truth, straightforwardly. “No.” He shook his head. (Brave New World, p. 181. Tutte le citazioni saranno tratte dal testo originale.)

Il loro dialogo è l’esposizione delle motivazioni dell’uno e delle confutazioni dell’altro. La libertà dai condizionamenti, l’arte, la verità, la passione e la spiritualità sono gli argomenti di John, che Mustaphà Mond (il quale cita Shakespeare durante la propria argomentazione, stupendo John per tale conoscenza) non respinge in quanto tali, ma perché gli ideali del Selvaggio sono in diretta
antitesi con quelli di stabilità sociale sui quali si regge il sistema. Ancora una volta, spiega il Governatore, gli uomini hanno preferito la felicità alla libertà, il condizionamento passivo ad una attiva lotta per la vita. Morte, dolore, tristezza, i prodotti dell’appagamento dell’individualità, sono esorcizzati tramite una totale comunione e omologazione di non-individui, nei quali le passioni violente sono sotto controllo tramite la somministrazione del piacere o la sua privazione. Marx e Watson vengono esiliati in Islanda. Invece John, rifugiatosi in un vecchio faro per condurre una vita ascetica a contatto con la natura, ad un certo punto non sopporta più la vicinanza della civiltà e decide di compiere un ultimo gesto di rivolta: le ultime pagine del libro, descrivendoci il silenzio nel suo ultimo rifugio e l’immagine dei suoi piedi che oscillano come l’ago di una bussola, ci rivelano che si è tolto la vita. E il Brave new world, That has such people in't! (2) , intanto, continua a far girare le sue ruote:

They're the gyroscope that stabilizes the rocket plane of state on its unswerving course. (Brave New world, p.184)

1 La riproduzione vivipara è considerata propria degli animali e dei selvaggi; nel Mondo Nuovo, parole come padre o madre sono considerate oscene.

2 Sono le parole pronunciate da Miranda nell’Atto V del Tempest di Shakespeare, che danno il titolo al romanzo.


Il mondo d’acciaio, cemento e vetro

La particolarità della società descritta da Huxley è la totale somiglianza, ad un primo sguardo, a una autentica realtà utopica. Il benessere materiale e le aspettative di vita non sono mai state così elevate. Il lavoro giornaliero non supera le sette ore, nuovi svaghi e divertimenti sono accessibili a chiunque. Tutti sono felici, liberi di abbandonarsi senza proibizioni alle gioie del sesso
e a stati di euforia, rilassatezza o sonno indotti chimicamente dal Soma. Nessuno sembra lamentarsi di nulla (tranne Bernard, Helmoltz e John). Ma tanta felicità esige una contropartita.
La popolazione del World State è stata pianificata in modo da non permettere movimenti o squilibri demografici. Come delle automobili prodotte in serie, così gli esseri umani vengono concepiti artificialmente in modelli o caste: gli Alfa ricoprono ruoli direttivi, i Beta quelli esecutivi o semidirettivi, mentre i lavori seriali, più noiosi o faticosi vengono affidati agli appartenenti ai
gruppi Delta, Gamma ed Epsilon, prodotti in serie illimitate di gemelli tramite gemmazione dell’ovulo fecondato e atrofizzati durante la gestazione per causarne un’intelligenza limitata al ruolo lavorativo. Il ricambio generazionale è assicurato da una morte indolore che sopraggiunge a circa sessant’anni, dopo una continua giovinezza; come automezzi che vadano in rottamazione, gli abitanti deceduti vengono cremati e i minerali dei cadaveri riciclati.

“These,” he waved his hand, “are the incubators.” And opening an insulated door he showed them racks upon racks of numbered test-tubes. “The week’s supply of ova. Kept,” he explained, “at blood heat; whereas the male gametes,” and here he opened another door, “they have to be kept at thirty-five instead of thirty-seven. Full blood heat sterilizes.” Rams wrapped in thermogene beget no lambs.
Still leaning against the incubators he gave them, while the pencils scurried illegibly across the pages, a brief description of the modern fertilizing process; spoke first, of course, of its surgical introduction – “the operation undergone voluntarily for the good of Society, not to mention the fact that it carries a bonus amounting to six months’ salary”; continued with some account of the technique for preserving the excised ovary alive and actively developing; passed on to a consideration of optimum temperature, salinity, viscosity; referred to the liquor in which the detached and ripened eggs were kept; and, leading his charges to the work tables, actually showed them how this liquor was drawn off from the test-tubes; how it was let out drop by drop onto the specially warmed slides of the microscopes; how the eggs which it contained were inspected for abnormalities, counted and transferred to a porous receptacle;…how, if any of the eggs remained unfertilized, it was again immersed, and, if necessary, yet again; how the fertilized ova went back to the incubators; where the Alphas and Betas remained until definitely bottled; while the Gammas, Deltas and Epsilons were brought out again, after only thirty-six hours, to undergo Bokanovsky’s Process. (Brave New World, p. 6-7)


Lo sviluppo psico-fisico di ogni abitante è stato pianificato sin dal concepimento secondo il ruolo della propria casta: ai feti Alfa sarà permessa una nutrizione prenatale migliore in confronto al sottosviluppo programmato degli Epsilon e alle correzioni chimiche operate su feti di Delta e Gamma:

“Essentially,” the D.H.C. concluded, “bokanovskification consists of a series of arrests of development. We check the normal growth and, paradoxically enough, the egg responds by budding.”… “Ninety-six identical twins working ninety-six identical machines!”. The voice was almost tremulous with enthusiasm. “You really
know where you are. For the first time in history.” He quoted the planetary motto. “Community, Identity, Stability.” Grand words. “If we could bokanovskify indefinitely the whole problem would be solved.” Solved by standard Gammas, unvarying Deltas, uniform Epsilons. Millions of identical twins. The principle of mass production at last applied to biology. (ibidem, p. 8-9)

Viene praticato, nelle strutture pubbliche per l’infanzia, il condizionamento mentale durante il sonno, l’ipnopedia:

A nurse rose as they entered and came to attention before the Director. “What’s the lesson this afternoon?” he asked. “We had Elementary Sex for the first forty minutes,” she answered. “But now it’s switched over to Elementary Class Consciousness.” The Director walked slowly down the long line of cots. Rosy and relaxed with sleep, eighty little boys and girls lay softly breathing. There was a whisper under every pillow. The D.H.C. halted and, bending over one of the little beds, listened attentively. “Elementary Class Consciousness, did you say? Let’s have it repeated a little louder by the trumpet.” At the end of the room a loud speaker projected from the wall. The Director walked up to it and pressed a switch. “…all wear green,” said a soft but very distinct voice, beginning in the middle of a sentence, “and Delta Children wear khaki. Oh no, I don’t want to play with Delta children. And Epsilons are still worse. They’re too stupid to be able to read or write. Besides they wear black, which is such a beastly colour. I’m so glad I'm a Beta.”
There was a pause; then the voice began again. “Alpha children wear grey They work much harder than we do, because they’re so frightfully clever. I’m really awfuly glad I’m a Beta, because I don’t work so hard. And then we are much better than the Gammas and Deltas. Gammas are stupid. They all wear green, and Delta children…”… “They’ll have that repeated forty or fifty times more before they wake; then again on Thursday, and again on Saturday. A hundred and twenty times three times a week for thirty months. After which they go on to a more advanced lesson.”…“Till at last the child’s mind is these suggestions, and the sum of the
suggestions is the child’s mind. And not the child's mind only. The adult’s mind too–all his life long. The mind that judges and desires and decides–made up of these suggestions. But all these suggestions are our suggestions!” The Director almost shouted in his triumph. “Suggestions from the State.” He banged the nearest table. “It therefore follows…” A noise made him turn round.
“Oh, Ford!” he said in another tone, “I've gone and woken the children.” (ibidem, p. 26-28)


Lo slogan “ognuno appartiene a tutti gli altri” (Every one belongs to every one else) sottintende una perpetua comunione fisica di ogni tipo, indispensabile per evitare instabilità sociale nata da cause individuali:

“Our Ford – or Our Freud, as, for some inscrutable reason, he chose to call himself whenever he spoke of psychological matters – Our Freud had been the first to reveal the appalling dangers of family life. The world was full of fathers – was therefore full of misery; full of mothers – therefore of every kind of perversion from sadism to chastity; full of brothers, sisters, uncles, aunts – full of madness and suicide.”… “And yet, among the savages of Samoa, in certain islands off the coast of New Guinea”…” The tropical sunshine lay like warm honey on the naked bodies of children tumbling promiscuously among the hibiscus blossoms. Home was in any one
of twenty palm-thatched houses. In the Trobriands conception was the work of ancestral ghosts; nobody had ever heard of a father…”. “Extremes,” said the Controller, “meet. For the good reason that they were made to meet.”…”Mothers and fathers, brothers and sisters. But there were also husbands, wives, lovers. There were also monogamy and romance.”… “Family, monogamy, romance. Everywhere exclusiveness, a narrow channelling of impulse and energy.”… “But every one belongs to every one else,” he concluded, citing the hypnopaedic proverb…”. ”Stability,” said the Controller, “stability. No civilization without social stability. No social stability without individual stability.” His voice was a trumpet. Listening they felt larger, warmer. “The machine turns, turns and must keep on turning – for ever. It is death if it stands still…Wheels must turn steadily, but cannot turn untended. There must be men to tend them, men as steady as the wheels upon their axles, sane men, obedient men, stable in contentment.” (ibidem, p. 37-40)


L’etica del consumismo si sviluppa nella ricerca del piacere e dello svago, assicurati dalla tecnologia tramite la realtà virtuale (i film odorosi, feely), la musica e divertimenti sintetici (supercornet e Electromagnetic Golf), la prevenzione dell’invecchiamento e una droga chimica senza effetti collaterali, il Soma:

Now – such is progress–the old men work, the old men copulate, the old men have no time, no leisure from pleasure, not a moment to sit down and think – or if ever by some unlucky chance such a crevice of time should yawn in the solid substance of their distractions, there is always soma, delicious soma, half a gramme for a half-holiday, a gramme for a week-end, two grammes for a trip to the gorgeous East, three for a dark eternity on the moon; returning whence they find themselves on the other side of the crevice, safe on the solid ground of daily labour and distraction, scampering from feely to feely, from girl to pneumatic girl, from course to… (ibidem, p. 50)

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